Erasmus+ ed inclusione sociale
“Una scuola sempre più europea”: si è svolto venerdì 15 l’evento collegato agli ErasmusDays per pubblicizzare i progetti di scambi didattici e promuovere lo spirito di integrazione sociale.
Diventare cittadini “inclusivi”, nello spirito europeista del progetto Erasmus. Si è svolto ieri mattina l’evento “Una scuola sempre più europea. Inclusione e partecipazione alla vita democratica”, all’interno degli “ErasmusDays”.
Programmate in tutto il mondo nelle giornate del 14, 15 e 16 ottobre, queste iniziative – oltre 5660 – hanno lo scopo di pubblicizzare le esperienze degli scambi didattici tra studenti e di promuovere e i valori di rispetto e cittadinanza. A cominciare dall’ambiente scolastico: “La scuola – ha detto, infatti, in apertura dei lavori la dirigente scolastica, prof.ssa Luciana Lovecchio – è il luogo in cui si nutre l’anima, è il luogo nel quale tutti sono cittadini, mentre la nostra società vede lo straniero come un’ombra che si confonde in un ‘non luogo’ privo d’identità. Invece, noi crediamo che l’inclusione debba abbracciare tutti”.
Secondo questo spirito, anche il Vico sta realizzando un progetto Erasmus+, dal titolo “Art is in the air”, in collaborazione con altre scuole partner di Polonia, Romania ed Ungheria: la mobilità degli studenti, in parte realizzata nel dicembre 2019, è stata sospesa a causa del Covid e riprenderà appena le condizioni lo permetteranno. Referenti del progetto sono i docenti Mariella Sangiorgio e Leonardo Digitalino.
Per gli studenti, la partecipazione al progetto potrà avere un “importante valore educativo – ha sottolineato il prof. Digitalino – grazie al contatto con persone di lingua e di cultura diverse”. Per il territorio, la possibilità di promuovere la maiolica laertina nei paesi partner.
Sul tema dell’inclusività, la prof.ssa Sangiorgio ha evidenziato il ruolo positivo della comunità laertina: “E’ sempre stata inclusiva e continua ad esserlo”. Due gli esempi: l’accoglienza di lunga data della comunità Rom e, di recente, il conferimento della cittadinanza italiana a Sara Mustafi, una ex liceale di origini albanesi, oggi matricola universitaria di Matematica. “Anche il nostro istituto – ha concluso la professoresssa – si distingue per una didattica inclusiva, perché ogni studente e’ apprezzato per la sua propria unicità”.
La giovane Sara, ospite chiave dell’incontro, ha condiviso la sua esperienza: “Sono molto grata a Laterza e al Vico per le opportunita’ che mi sono state offerte. Il mio invito è a non considerare lo straniero come un nemico ma come una persona che ha bisogno di essere conosciuta per essere apprezzata, come è successo a me”.
L’incontro, realizzato in collaborazione con il Comune di Laterza e con Unicef, ha visto anche la partecipazione del sindaco di Laterza, Franco Frigiola, della delegata comunale alle Politiche giovanili, Alessia Tria, e della presidente provinciale Unicef, Anna Rano.
In particolare, il primo cittadino si è detto “contento e particolarmente emozionato”: “Tutte le mie energie di uomo, di docente e di sindaco sono indirizzate ad eliminare le barriere di qualsiasi genere per valorizzare le diversità e dare a tutti la possibilità di crescere in un sistema equo, in grado di assicurare dignità, rispetto e pari opportunità”. E l’invito ai ragazzi: “Seguite gli esempi positivi per formarvi e diventare cittadini inclusivi”.
Ancora sul ruolo della scuola, la dott.ssa Tria: “La scuola e’ il luogo della formazione ed anche delle relazioni interpersonali, che rendono migliore ognuno di noi”.
Alla fine, il bilancio della presidente Rano: “Venire a Laterza e al Vico e’ sempre un’occasione di crescita – ha detto – per la possibilita’ di incontrare persone che nei loro diversi ruoli si impegnano per migliorare la società”. Una “conferma” per la presidente Unicef, visto che Laterza e il Vico sono, rispettivamnte, “Città Amica” e “Scuola Amica” dell’infanzia.
A rappresentare gli studenti, Gabriele Martemucci e Stefania Matera, che hanno portato la testimonianza del loro impegno “civico” nella Consulta comunale dei minori e nell’associazione OnLife. Ha coordinato gli interventi il prof. Pietro Clemente, mentre la band del Vico ha offerto una piacevole cornice musicale.